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venerdì 20 febbraio 2015

Attenzione agli ingredienti nocivi nei cosmetici!!!

inci dei prodotti cosmetici

Se hai prurito, irritazione, pelle secca e opaca (o al contrario sempre grassa), pori dilatati e punti neri, arrossamenti vari, capelli sfibrati e rovinati forse è colpa anche dei cosmetici che usi quotidianamente.
Per cosmetici si intende non solo quelli da make up, ma anche creme per il corpo e per il viso, detergenti,  saponi, shampoo e balsami.
Ci sono molti ingredienti chimici che vengono usati dall'industria dei cosmetici che provocano quanto sopra. Spesso vengono utilizzati perché sono poco costosi per le case cosmetiche che li producono. Per il consumatore a primo impatto danno magari la sensazione di morbidezza o pulito, ma a lungo andare provocano sempre più danni. Anche e soprattutto quelli costosi da profumeria, di marche famose e blasonate oppure anche quelli più famosi e comuni da supermercato.
Quando acquisti un qualsiasi cosmetico controlla sempre l'INCI (nomenclatura internazionale degli ingredienti cosmetici) dell'etichetta ossia la lista degli ingredienti presenti nel prodotto.
Nell'INCI vengono indicati i componenti in base al loro ordine di concentrazione. Il primo ingrediente sarà quello con maggiore percentuale nel prodotto, fino all'ultimo quello presente in maniera minore.
In questa lista i produttori sono obbligati per legge ad elencare i componenti dei loro prodotti, ma confidano nell'ignoranza del consumatore (di rado esperto di chimica) che spesso viene condizionato dalla pubblicità o dalle mode.
Non sempre infatti è veritiera l'equazione prodotto caro = prodotto di qualità.
Attenzione poi alle trappole della pubblicità che spesso puntano i riflettori su componenti di fatto eccellenti come "l'olio di argan". Se il prodotto fosse effettivamente a base di olio di argan, sarebbe di ottima qualità. Ma spesso di fatto controllando l'INCI ci si rende conto che la concentrazione di olio di argan nel prodotto pubblicizzato è talmente irrisoria e relegata tra gli ultimi ingredienti dell'etichetta che le sue reali proprietà risultano vane attorniato da un concentrato di siliconi, conservati e petrolati vari.

Meglio sempre preferire prodotti cosmetici ecobio (anche acquistabili nei supermercati!) sia per il tuo corpo che per l'ambiente oppure, se si ha tempo e pazienza, ancor meglio crearsi i cosmetici in casa.
La natura ci offre ottime sostanze emollienti e nutrienti di origine vegetale che sono alla base dei cosmetici ecobiologici, oli, burri e preziosi estratti vegetali, naturali e dermocompatibili che coccolano la nostra pelle migliorandone l’aspetto e garantendo un effetto benefico reale e non solo apparente. Oltre ad ottime creme per il corpo ed il viso ed ottimi prodotti per capelli a base di principi attivi vegetali esistono in commercio primer e fondotinta senza ingredienti dannosi, che garantiscono un comfort incredibile perché lasciano la pelle libera di respirare.

Le donne sono maggiormente esposte ai danni di prodotti prodotti cosmetici dannosi in quanto, rispetto agli uomini, fanno anche uso spesso quotidianamente di prodotti di make up quali fondotinta, blush, ombretti, lacche, smalti, rossetti, ecc. che sovente nella loro composizione sono stracarichi di ingredienti dannosi.  


I conservanti sono usati nei cosmetici, per evitare che crescano i batteri e in modo che, in questa maniera, il prodotto si conservi più a lungo. Tra i più usati ci sono i parabeni, i quali sono considerati piuttosto pericolosi. Le alte concentrazioni potrebbero provocare allergie ed eruzioni cutanee. Tra l’altro non bisogna dimenticare che possono avere delle influenze sugli equilibri ormonali di un individuo. 
La categoria dei parabeni contiene principalmente queste tre sostanze: Ethylbaraben, Propylparaben e Butylparaben.

I siliconi vengono usati nei cosmetici, perché hanno l'effimero effetto di rendere la pelle liscia e morbida ma che è ben lungi da corrispondere ad una maggiore idratazione cutanea, questi ingredienti non fanno altro che rendere ancora più secca e impura la pelle. A lungo andare rende la pelle sempre più secca e si tende a utilizzare ancora più prodotto (per l'immensa gioia del suo produttore).Il silicone avvolge la pelle in una guaina artificiale che ne blocca la corretta traspirazione, rovinandone lo stato di salute e contribuendo ad aumentare secchezza e disidratazione della pelle. Per togliere la guaina siliconica dai capelli inoltre occorrono molti lavaggi: i prodotti a base di silicone infatti sono piuttosto idrorepellenti I
E’ bene tenere presente, prima di tutto, che molto spesso le grandi case cosmetiche abusano di siliconi nei loro prodotti per mascherare una formulazione scadente, vuota, assolutamente inutile e priva di sostanze funzionali di una crema viso o crema corpo ad esempio. L’impiego del silicone permette di ottenere una crema corpo o una crema viso dalla consistenza leggera che si assorbe benissimo, non unge, non fa scia bianca e dopo averla applicata la pelle appare immediatamente vellutata e setosa. Nei prodotti per capelli l’uso del silicone permette di lucidare in maniera invidiabile un capello che sembra, solo apparentemente, brillante ed in forma, ma in realtà è un capello soffocato, disidratato, impermeabilizzato che tenderà a rompersi e spezzarsi e formare doppie punte.
Ampiamente usati nei fondotinta e nei primer, i siliconi lasciano la pelle uniforme permettendo effettivamente un’ottima resa del make up, ma alla lunga la pelle, privata del giusto nutrimento e della giusta idratazione apparirà avvizzita, disidratata e spenta, sicuramente molto più soggetta a rughe rispetto ad una pelle curata con prodotti naturali che ne rispettano l’equilibrio e la traspirazione.
I siliconi non andrebbero, quindi, usati. 
I siliconi sono tanti, ma riconoscerli non è così complesso: siliconi sono gli ingredienti il cui nome termina in -one, -siloxane oppure -silanol. I più comuni sono il dimethicone e il cyclopentasiloxane.

I petrolati sono gli ingredienti che derivano dal petrolio. Si tratta di sostanze che costano relativamente poco e che, quindi, trovano un largo impiego nei prodotti di bellezza. Li possiamo rintracciare nelle creme, ma anche negli ombretti e nei fondotinta. Anch’essi danno una sensazione di idratazione, che in realtà è solo apparente. 
Sono identificati con queste denominazioni: Mineral oil, Petrolatum, Paraffinum liquidum o Cera microcristallina. I petrolati sono purtroppo molto presenti anche nei prodotti per bambini e neonati.


La formaldeide di solito viene utilizzata come disinfettante e come conservante. E’ molto presente in saponi e smalti. Alcune volte altre sostanze la rilasciano, quando il prodotto in questione subisce un processo di degradazione. Su questa sostanza ci sono parecchie perplessità da parte degli esperti. Fin dal 2004 l’associazione internazionale per la ricerca sul cancro l’ha inclusa fra quegli elementi considerati potenzialmente cancerogeni.

Profumi: molti deodoranti, shampoo, creme solari, creme per la pelle e il corpo, prodotti per bambini contengono profumi. Molti dei componenti dei profumi sono cancerogeni o altrimenti tossici. La voce profumi in un'etichetta può indicare la presenza fino a 4000 diverse sostanze. Quasi tutte sono sintetiche. I sintomi riportati sono: emicrania, capogiri, eruzioni cutanee, scolorimento della pelle, tosse violenta e vomito e reazioni allergiche della pelle. Osservazioni cliniche hanno dimostrato che l'esposizione a certe fragranze può avere effetti sul sistema nervoso centrale, causando depressione, iperattività, irritabilità e altri cambiamenti del comportamento.

Mineral oil (oli minerali): usato in molti prodotti per la cura personale, questo ingrediente riveste la pelle come una pellicola di plastica, disgregando la barriera naturale della pelle ed impedendo la sua capacità di respirare ed assorbire l'umidità e i nutrienti.  Come maggior organo per l' espulsione, è vitale che la pelle sia libera di liberare le tossine. Ma l'olio minerale impedisce questo processo, permettendo alle tossine di accumularsi, così da provocare acne e altre malattie. Rallentando le funzioni della pelle e il normale sviluppo delle cellule, si ottiene un suo prematuro invecchiamento.

Polyethylene Glycol (PEG): è usato negli smacchiatori per sciogliere olio e grasso. Un numero dopo PEG indica il suo peso molecolare, che influenza le sue caratteristiche. Vista la sua efficacia, è utilizzato nei pulitori caustici (spray) per forno, così come lo troviamo in molti prodotti per la cura personale. Non è solo potenzialmente cancerogeno, ma contribuisce allo smantellamento della capacità della pelle di assorbire l'umidità e i nutrienti, lasciando il sistema immunitario vulnerabile.

Propylene Glycol (PG): come tensioattivo o agente imbibente e solvente, è in effetti l'ingrediente attivo negli antigelo. Non c'è differenza fra quello usato nell'industria e quello nei prodotti per la cura della persona. L'industria lo utilizza per scomporre le proteine e la struttura cellulare. Lo possiamo trovare in molti prodotti per make-up, per capelli, lozioni, dopobarba, deodoranti, colluttori, dentifrici ed è usato persino nell'industria alimentare. In quest'ultimo caso le avvertenze per l'uso del prodotto sono quelle di evitare il contatto con la pelle perchè il PG porta conseguenze tipo anormalità al cervello, al fegato e reni. Non si trovano avvertenze invece su prodotti come deodoranti, dove la concentrazione è maggiore che in molte applicazioni industriali.

Sodium Lauryl Sulfate (SLS) e Sodium Laureth Sulfate (SLES): usati come detergenti e tensioattivi, questi composti affini si trovano negli shampoo per auto, nei prodotti per pulire i pavimenti dei garages e negli sgrassatori dei motori, sia come ingredienti principali ampiamente usati nei cosmetici, dentifrici, balsamo per capelli, e in circa il 90% degli shampoo e prodotti che schiumano. Il Journal of the American College of Toxicology dichiara che il SLS danneggia la formazione degli occhi nei giovani, causando danni permanenti e irritazioni ed è legato alla formazione della cataratta. Altri ricercatori ne hanno messo in evidenza la pericolosità, dato che può danneggiare il sistema immunitario e, quando unito a altre sostanze chimiche, può essere trasformato in nitrosamine, una classe di potenti cancerogeni che provocano l'assorbimento da parte del corpo di nitrati, molto di più che mangiando alimenti da questi contaminati. E' stato dichiarato uno dei più pericolosi fra tutti gli ingredienti dei prodotti per la cura della persona. Penetrando attraverso la pelle manterrà dei livelli residui nel cuore, fegato, polmoni e cervello. 

DEA (diethanolamine), MEA (monoethanolamine) e TEA (triethanolamine). DEA e MEA sono di solito elencate sulle etichette assieme al composto neutralizzato, così cerca nomi come Cocamide DEA o MEA, Lauramide DEA e così via. Sono composti chimici conosciuti per formare nitrati e nitrosamine (agenti causa-cancro). Sono usate quasi sempre in prodotti che fanno schiuma, inclusi bagnoschiuma, shampoo, saponi, ecc. Applicazioni ripetute di prodotti a base DEA hanno provocato una maggiore incidenza dei tumori al fegato e rene (Dott. Samuel Epstein, Univ. Illinois). All'università di Bologna dei tests hanno trovato che i TEA sono i sensibilizzatori usati più frequentemente nei cosmetici, gel, shampoo, creme, lozioni, ecc.


Urea (Imidazolidinyl) e DMDM Hydantoin: sono due dei molti conservanti che rilasciano formaldeide. Secondo la Mayo Clinic, la formaldeide può irritare l'apparato respiratorio, causare reazioni alla pelle e innescare palpitazioni cardiache. Inoltre può causare dolori articolari, allergie, depressione, emicranie, dolori al petto, infezioni agli orecchi, fatica cronica, capogiri, perdita di sonno, asma, può aggravare la tosse e raffreddori. Altro possibile effetto della formaldeide è l'indebolimento del sistema immunitario e il cancro. Ingredienti che rilasciano formaldeide sono molto comuni in quasi tutte le marche di prodotti per la pelle, il corpo e i capelli, antitraspiranti e lacca per unghie.  

Triclosan: l'ultima mania nell'arsenale delle sostanze chimiche antibatteriche, che troviamo nei detergenti, detersivi liquidi per piatti, saponi, deodoranti, cosmetici, lozioni, creme e persino dentifrici. E' stato registrato come pesticida, assegnandogli un alto indice di rischio per la salute umana e l'ambiente. La sua struttura molecolare e la formula chimica sono simili a quelle di una delle sostanze più tossiche esistenti: la diossina. Il processo di fabbricazione del triclosan può produrre diossina, la quale ha un enorme grado di tossicità, parti per trilioni (mille miliardi): una goccia diluita in 300 piscine olimpioniche!! Il triclosan appartiene ad una classe di sostanze chimiche sospettate di provocare il cancro. Esternamente può provocare irritazioni alla pelle. Internamente, può portare a sudori freddi, collasso circolatorio, convulsioni, coma e morte. Se accumulato nei grassi corporei fino a livelli tossici, danneggia il fegato e i polmoni, può causare paralisi, sterilità, soppressione delle funzioni immunitarie, emorragie al cervello, diminuzione della fertilità e funzioni sessuali, problemi cardiaci e coma. Usare il triclosan giornalmente dai prodotti per la casa fino a saponette per bambini e dentifrici, può essere quanto meno imprudente.

Aluminium: c'è un significativo e provato orientamento nei riguardi dell'incidenza del morbo di Alzheimer fra gli utilizzatori (di lungo termine) di deodoranti antitraspiranti a base di aluminium. Nonostante ciò anche le marche maggiori continuano ad usare aluminium come ingrediente principale.

C'è poco da meravigliarsi se il cancro e altre gravi malattie sono in aumento. Tutte queste sostanze chimiche dannose che troviamo nei prodotti di ogni giorno, assieme all'inquinamento dell' aria e dell'acqua, hanno creato un ambiente che non è più favorevole.

Controlla gli ingredienti di tutti i prodotti personali... e, se ci tieni alla tua salute, trova una alternativa sicura e sbarazzati dei prodotti tossici.


Oggi, con una facilità immediata, potrete verificare il contenuto dei prodotti che avete già a casa o quelli che avete intenzione di acquistare, facendo un click sul www.biodizionario.it , scrivendo il nome dell’ingrediente.
Il Biodizionario vi da la risposta immediata sul contenuto di prodotto, che cos’è e se va bene oppure dannoso.       




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